Tabacco: Mipaaf e Philip Morris rinnovano intesa
Il 26 novembre 2020 è stato rinnovato il Verbale di Intesa Programmatica Quadro tra il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e Philip Morris Italia.
“Si tratta di un passaggio importante, ha commentato Gennarino Masiello, Presidente di ONT Italia e Vice Presidente nazionale di Coldiretti, che conferma e rinnova per il 2021 gli accordi e gli impegni storici di Philip Morris Italia nella filiera del tabacco. Il modello di filiera e di commercializzazione diretta che ne deriva garantisce protagonismo agli agricoltori, fornisce prevedibilità, coinvolge tutti i territori di produzione, così come i più importanti gruppi varietali prodotti nel nostro Paese. Dobbiamo lavorare per cercare di rendere tali modelli e accordi di filiera il più diffusi possibili, non solo nel settore del tabacco, ma anche in altri grandi comparti agricoli, perché consentono di instaurare relazioni di filiera virtuose, in cui lavorare insieme per favorire una più equa distribuzione del valore tra le parti coinvolte“, ha concluso il Presidente Masiello.
La firma dell’accordo consente di rilanciare il tabacco Made in Italy e salvare 50mila posti di lavoro nella filiera, anche con una serie di misure a sostegno delle aziende agricole colpite dalla pandemia. Ad affermarlo è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione della firma dell’intesa tra Philip Morris Italia e Ministero delle Politiche agricole sottoscritta nel corso dell’incontro on line sul sito www.coldiretti.it promosso dalla Coldiretti e Philip Morris.
Dal 2000 ad oggi la produzione nazionale di foglie di tabacco – spiega Coldiretti – si è ridotta del 59%, con la scomparsa di quasi 71 milioni di chili di prodotto. Un vero e proprio tsunami al quale è sopravvissuta appena un’azienda su dieci, secondo uno studio di The European House – Ambrosetti su dati Ont – Organizzazione Nazionale Tabacco Italia. Il trend mette a rischio il primato europeo dell’Italia, primo produttore della Ue con 14.000 ettari soprattutto in Campania, Veneto, Umbria e Toscana, e con esso una storica eccellenza del Made in Italy che in molte aree contribuisce in maniera importante all’economia e all’occupazione.
Da qui l’importanza dell’intesa sottoscritta da Ministero delle Politiche agricole e Philip Morris Italia che prevede investimenti fino a 500 milioni di euro complessivi in 5 anni da parte di PMI sulla filiera tabacchicola italiana, caratterizzandosi come il più alto investimento nel settore da parte di un’azienda privata, finalizzato all’acquisto di tabacco in foglia italiano e alla valorizzazione, innovazione e sostenibilità della filiera. Un impegno che va nella direzione della modernizzazione del settore in modo coerente con l’ambizioso obiettivo di Philip Morris International di costruire un futuro senza fumo.
“L’intesa garantisce stabilità e futuro al lavoro degli agricoltori impegnati in una coltivazione profondamente radicata in molti territori, confermando che la strada degli accordi pluriennali di filiera è quella giusta per assicurare redditività e certezze alle aziende” ha commentato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “stante l’emergenza sanitaria legata al Covid-19 sono state giustamente previste anche delle azioni straordinarie per supportare le organizzazioni e gli operatori di filiera”.?
“Di fronte alla incertezza generata dall’emergenza Covid sul piano economico ed occupazionale e importante – conclude Prandini – è importante investire sull’agricoltura nazionale realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy e garantiscano la sostenibilità della produzione in Italia con impegni pluriennali e il riconoscimento di un prezzo di acquisto “equo” e sostenibile”.