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PHILIP MORRIS INTERNATIONAL HA INAUGURATO IL PRIMO STABILIMENTO PER LA PRODUZIONE DI PRODOTTI A POTENZIALE RISCHIO RIDOTTO. PER ONT ITALIA UNA GRANDE POSSIBILITÀ PER IL TABACCO ITALIANO.

10-10-2014 – Nasce nel bolognese il nuovo “polo” produttivo di Philip Morris. A Zola Pedrosa è stata inaugurata la fabbrica pilota e a Crespellano, tra 18 mesi, sarà operativo l’impianto principale.

La prima pietra della nuova fabbrica è stata posta alla presenza del Premier, Matteo Renzi.  “L’idea che una grande azienda globale e leader di mercato investa in innovazione è un bel messaggio” ha sottolineato il Presidente del Consiglio nel suo intervento.

“E’ il messaggio di quelli bravi che, arrivati in cima alla classifica, continuano ad investire in innovazione, dando anche un segnale per tutta la filiera tecnologica e organizzativa del territorio interessato”

 Il progetto consente di investire in Italia e di generare nuova occupazione in un momento in cui serve ridare fiducia al Paese”, è questo il messaggio da sindacati dei lavoratori e delle istituzioni presenti all’evento, tra gli altri i Ministri delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, dello Sviluppo Economico, Federica Guidi e dell’Ambiente, Gian Luca Galletti.

Eugenio Sidoli, Presidente e Amministratore delegato di Philip Morris Italia, ha ringraziato Coldiretti per l’importante collaborazione contrattuale messa in campo da alcuni anni per la valorizzazione della tabacchicoltura nazionale e si è detto fiducioso che “l’Italia continuerà ad essere un pilastro importante per il successo di Philip Morris International”, in sintonia con il Premier Renzi che ha esteso lo slogan scelto da PMI “il futuro è oggi” all’Italia intera per dire che con le scelte giuste il nostro Paese potrà tornare ad essere leader.

Gennarino Masiello Presidente di O.N.T. Italia, considera l’investimento un segnale molto importante per l’occupazione, per il mercato del tabacco nazionale e in generale per l’economia del Paese che ha bisogno anche della fiducia dei grandi gruppi per poter risollevarsi. Per Masiello il nuovo prodotto, che a differenza delle cosiddette sigarette elettroniche, utilizza tabacco vero e non liquidi di varia estrazione, deve essere un’opportunità per il tabacco italiano che ha raggiunto elevati standard qualitativi e può rispondere alle esigenze della manifattura.

- I numeri dell’investimento: 500 milioni di investimenti e, a regime, fino a 600 nuovi posti di lavoro e una produzione di 30 milioni di stick/anno, pari a circa il 6% del consumo di sigarette nell’area UE.

-Il nuovo prodotto: dalle foglie di tabacco, lavorate per ricavarne un foglio sottile, si producono stick lunghi 3 centimetri, il cui consumo avviene per riscaldamento e non per combustione e questo è alla base del potenziale rischio ridotto per il consumatore rispetto alla sigaretta tradizionale.

 2PHILIP MORRIS: ESTATE IN CANTIERE PER NUOVO STABILIMENTO BOLOGNESE

Philip Morris, nuove sigarette sono 'Made in Bologna'bologna

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