Fi.Ta.S.Be., un progetto per i tabacchi scuri del Sannio.
Alla presenza di oltre 150 produttori è stato presentato il 28 settembre scorso a Benevento, presso l’opificio del Ce.C.A.S., il progetto Fi.Ta.S.Be., uno studio per verificare la concreta possibilità di produrre sigari con i tabacchi scuri del Sannio; tabacchi che, da prodotto marginale del comparto, possono diventare prodotto di nicchia e di eccellenza, con l’ulteriore risultato di recuperare una produzione storica legata al territorio, oltre a garantire un maggior valore aggiunto ai produttori.
Fi.Ta.S.Be. è l’acronimo di Filiera dei Tabacchi Scuri del Beneventano, nell’accezione più ampia del termine, perché l’A.T.S. composta dal partenariato A.T.A.S. – capofila, O.N.T. Italia, Deltafina S.p.A., Impresa Verde Campania s.r.l. e C.R.A. (oggi C.R.E.A.) ha voluto sperimentare la realizzazione di un prodotto per il mercato del consumo finale, con l’innovazione di un modello organizzativo rappresentativo di ogni segmento della filiera. Un percorso che ha utilizzato la Misura 1.2.4. del P.S.R. Campania.
I prototipi dei prodotti da fumo, ottenuti con l’impiego prevalente di tabacchi scuri beneventani, sono 3 tipologie di sigaro e 2 di trinciato, con relativi ricettari di formulazione ed è stata prevista anche la realizzazione di un packaging dedicato, con l’indicazione di origine del prodotto. Dal piano finanziario è possibile desumere un potenziale margine operativo di 500 mila euro già al primo anno di produzione di sigari beneventani.
Lo studio di fattibilità per la realizzazione di prodotti da fumo, consente, in realtà, anche di costruire una base per il rilancio di tutta la filiera della tabacchicoltura campana e un esempio per tutti i produttori che vorranno utilizzare un analogo modello organizzativo di filiera anche per le altre varietà.
Obiettivi della proposta progettuale sono, infatti, le risposte alle dinamiche in atto a livello socio – economico, alla potenziale connotazione di prodotto – territorio, alla qualità dei tabacchi dell’area beneventana e più in generale della Campania, alla necessità di dare una certezza commerciale ai coltivatori di tabacco delle aree interessate, allo sviluppo di opportunità e condizioni per una nuova occupazione rivolta soprattutto alla componente femminile.
E su questi temi si sono svolti gli interventi coordinati dal giornalista Nicola De Ieso dopo il saluto di apertura del Presidente del Ce.C.A.S., Nicola Mastrocinque, l’illustrazione dei risultati del progetto svolta dal Responsabile Tecnico Scientifico del progetto Fi.Ta.S.Be., Marisa Paradisi e le valutazioni dal punto di vista scientifico introdotte da Luisa Del Piano del CREA.
Il direttore di Coldiretti Benevento, Francesco Sossi ha sottolineato l’importanza di vedere tanti imprenditori partecipare ad un incontro che rappresenta il rilancio di un settore strategico per il territorio e l’amministratore delegato di O.N.T. Italia, Luigi Auriemma ha definito il progetto una risposta importante alla tabacchicoltura Sannita per valorizzare una produzione legata alla storia della provincia e che rischia di scomparire; anche per questo, ha insistito, bisogna ottimizzare l’impiego delle risorse dei P.S.R. per contribuire alla sostenibilità del comparto con azioni per gli investimenti e l’innovazione.
Il Dr. Pietro Gasparri, dirigente della direzione per le politiche della qualità dei prodotti agroalimentari del Mipaaf, ha toccato l’importante aspetto dell’attività regolatoria per la trasparenza del comparto e per lo sviluppo delle relazioni interprofessionali avviata recentemente dal Ministero.
Il Dr. Enrico Arcuri, capo della Segreteria Tecnica del Ministro ha voluto sottolineare che “quando si trasforma una criticità in una possibile risorsa, vuol dire che si è sulla strada giusta” e ribadire che “il Ministero è impegnato a valorizzare la filiera del tabacco dialogando con le Organizzazioni di categoria, in primis con la Coldiretti”.
Concludendo i lavori, il Vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello ha affermato che è possibile guardare con interesse al progetto Fi.Ta.S.Be, perché apre scenari interessanti per la tabacchicoltura sannita” e ha voluto dare un messaggio importante agli imprenditori ed alle istituzioni, aggiungendo che “in questa filiera bisogna insistere sul cambiamento perché i nostri imprenditori non si spaventano se devono produrre un tabacco di fascia alta, perché hanno competenze e mezzi, ma bisogna accompagnarli nella cosa più difficile, che è la commercializzazione, accorciando la filiera come è stato già realizzato con Philip Morris, percorso che fino a qualche anno fa si riteneva impossibile”. Per affrontare oggi il mercato occorrono nuovi strumenti commerciali, con filiere corte in grado di alzare il valore aggiunto e la redditività delle produzioni, bisogna snellire la burocrazia e accompagnare le imprese nell’accesso al credito. Su queste dinamiche Coldiretti è pronta a fare la propria parte, portando idee sul tavolo del Ministero e della Regione Campania.
.
SINTESI DEL PROGETTO:
< BROCHURE_FITASBE IN SINTESI >
.
SERVIZIO VIDEO DELL’EVENTO:
ALCUNE IMMAGINI DELL’EVENTO:
.