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A CASTEL DELL’OVO – NAPOLI – TABACCHICOLTORI CONTRO IL BUSINESS DEL TABACCO ILLECITO IN EUROPA CHE VALE 11 MLD DI €

10-12-2014 - Molti tabacchicoltori delle più importanti regioni tabacchicole, Veneto, Umbria, Campania e Toscana, insieme a imprenditori della filiera ed a rappresentanti delle istituzioni erano a Castel dell’Ovo – Napoli il 10 dicembre scorso, per l’importante evento di presentazione dello studio “Trascrime EU Outlook” sul “commercio illecito dei prodotti del tabacco”, promosso e organizzato dalla Fondazione di Coldiretti “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, il cui comitato scientifico è presieduto dal procuratore Gian Carlo Caselli.

Quello del contrabbando – è stato sottolineato dai vari interventi sul rapporto presentato dal Prof. Ernesto Savona – è un giro d’affari gestito da organizzazioni criminali con notevoli disponibilità finanziarie, che coinvolge nell’Ue fino a 150 mila persone, causa gravi danni all’economia per elusione di dazi doganali e presenta seri rischi per la salute dei consumatori perché i prodotti illeciti sono realizzati con tabacco non controllato.

Ma il commercio illecito dei prodotti del tabacco è anche una seria minaccia per la tabacchicoltura italiana, che in questi anni ha saputo innovarsi e razionalizzarsi per essere economicamente sostenibile e per realizzare standard qualitativi di elevato profilo, ha sottolineato Gennarino Masiello, Vice Presidente nazionale di Coldiretti e Presidente di O.N.T. Italia.

In particolare, ha proseguito Masiello, la “qualità globale” del tabacco e la sua “tracciabilità”, dal seme alla consegna dei colli di prodotto greggio italiano, è l’obiettivo di O.N.T. Italia e Philip Morris Italia ed è vincolante per tutti i nostri produttori impegnati nella contrattazione. Alla realizzazione di questo obiettivo collaborano le nostre Organizzazioni di Produttori e i nostri tecnici anche per assistere i produttori nella applicazione delle pratiche GAP  e ALP, con notevole impegno di risorse economiche, umane e professionali.

Il contrabbando, pertanto, oltre ad essere un grave danno per i consumatori, lo è per tutta la filiera produttiva perché è concorrenza sleale. Una concorrenza che utilizzando prodotto che non rispetta alcun impegno ambientale e sociale (utilizzo della manodopera minorile, mancato rispetto delle condizioni di lavoro, inquinamento ambientale, ecc.) risulta più conveniente per manifatture senza scrupolo e può sostituire il tabacco europeo con enormi danni economici e occupazionali; per la sola Italia, negli ultimi sette anni, si è registrata una riduzione di circa 30 mila addetti e di 500 mila quintali di prodotto.

Il “rapporto” ha offerto un’analisi dettagliata del traffico di tabacco illegale in tutti i Paesi europei e il quadro che emerge è preoccupante, perché è un reddito “criminale” che arriva a toccare ogni anno 11 miliardi di € e, come affermato dal Prof. Savona, “non fumare è importante, ma è altrettanto importante considerare che non è solo un problema di salute, ma anche di criminalità”.

Un concetto che il procuratore Gian Carlo Caselli ha sottolineato in questo modo: “così come è importante sapere cosa si mangia o si beve, così sul tema del commercio illecito del tabacco parliamo di problemi che hanno conseguenze sulla salute dei consumatori, oltre al fatto che stiamo parlando di un business europeo dai numeri vertiginosi, che va nelle tasche di criminali e che viene sottratto alla comunità”.

E partendo da queste ultime considerazioni, Masiello ha voluto infine anche rimarcare la sua preoccupazione per il “paradossale rischio” legato all’eventuale introduzione del cosiddetto “pacchetto generico”.  I tabacchicoltori condividono la giusta lotta al tabagismo ma sottolineano che il cosiddetto “plain packaging”, avrà l’effetto di eliminare un comparto produttivo legale, economicamente e socialmente importante, e senza alcun effetto positivo per la salute dei consumatori.

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ESTRATTO DEL RAPPORTO:

ESTRATTO EU outlook on the illicit Trade in Tobacco Products >

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