PACCHETTO_GENERICO

AVVIATO IL DIBATTITO PARLAMENTARE SUL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2014/40/UE SUI PRODOTTI DEL TABACCO (TPD) IN ITALIA

Il Consiglio dei ministri del 12 ottobre scorso, su proposta del Presidente Matteo Renzi e dei Ministri dell’Economia e Finanze, Padoan, dello Sviluppo Economico, Guidi, delle Politiche Agricole, Martina e della Salute, Lorenzin,  ha approvato il decreto legislativo di recepimento della direttiva 2014/40/Ue del 3/4/2014 (TPD) in materia di lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco. Il provvedimento è stato trasmesso il 14 ottobre dal Ministro Boschi al Senato per l’acquisizione del competente parere parlamentare.

Di particolare interesse, nel decreto legislativo, sono gli articoli 8 (ingredienti),  14 (presentazione dei prodotti) e 20 (notifica dei prodotti del tabacco di nuova generazione). Questi articoli avranno, infatti, un notevole impatto sulla coltivazione del tabacco in Italia.

L’articolo 8 conferma la possibilità di integrare, durante la lavorazione del tabacco, gli zuccheri persi nella cura all’aria delle foglie della varietà Burley, la seconda per importanza in Italia; mentre gli articoli 14 e 20 sono relativi alla possibilità di comunicare il “potenziale rischio ridotto” dei prodotti innovativi sviluppati dalla Philip Morris in Italia. Tali prodotti innovativi (denominati iquos) si basano sul riscaldamento del tabacco (senza combustione) e possono utilizzare tabacco italiano che garantisce i requisiti qualitativi necessari e potrebbero quindi determinare un notevole aumento della domanda del prodotto nazionale.

Valutiamo positivamente, in particolare,  la formulazione dell’art. 8 (ingredienti), che ha recepito le nostre richieste, perché consente l’utilizzo dei tabacchi italiani nelle miscele di sigarette, ma anche la formulazione degli articoli 14 e 20 (presentazione dei prodotti e notifica dei prodotti di nuova generazione) ci vede soddisfatti perché accolgono la possibilità di fornire evidenza pubblica delle informazioni relative ai prodotti di nuova generazione, potenzialmente meno dannosi per i consumatori, previo necessario controllo del ministero della salute.

Abbiamo posto attenzione particolare alla scrittura del decreto legislativo, dando la più ampia e assidua collaborazione al Ministero delle Politiche Agricole per favorire un risultato equilibrato nella concertazione interministeriale prevista, che fosse, al tempo stesso, rispettoso della direttiva europea e della esigenza di tutelare la tabacchicoltura italiana di qualità.

E’ necessario, adesso, proseguire con analoga determinazione e impegno per far si che anche l’iter della decretazione applicativa interministeriale (Salute, Sviluppo Economico, Economia) che dovrà stabilire le modalità di etichettatura dei prodotti di nuova generazione (previa conferma del potenziale rischio ridotto rispetto ai prodotti tradizionali) avvenga con altrettanto sano equilibrio.

Le istituzioni italiane hanno recepito correttamente quanto stabilito dalla direttiva comunitaria per garantire la coerenza del messaggio ai consumatori e, al tempo stesso, per salvaguardare una economia importante per la filiera e per l’erario.

Purtroppo, altri Paesi europei stanno proseguendo un ingiustificato e inutile accanimento normativo per imporre il “pacchetto generico”, senza comprendere che eventuali decisioni in tal senso avrebbero come unico risultato lo scadimento qualitativo del prodotto e un maggiore consumo di prodotti realizzati con tabacco proveniente da Paesi che hanno livelli di controllo inferiori rispetto a quelli dell’Ue e, per questo sono più pericolosi. 

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