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“COLTIVIAMO IL FUTURO” DELLA NOSTRA TABACCHICOLTURA

Il 24 luglio 2015 Philip Morris ha sottoscritto con il Governo l’Intesa programmatica per l’acquisto di tabacco italiano fino al 2020 per 500 milioni di €, confermandosi come maggiore acquirente di prodotto nazionale. Un accordo importante per l’economia italiana, firmato dai ministri Martina (agricoltura) e Galletti (ambiente) con il Ceo di PM André Calantzopoulos e con il Presidente e A.D. di PM Italia Eugenio Sidoli alla presenza  del Premier, Matteo Renzi.

L’impegno della manifattura non si fermerà all’acquisto del tabacco ma riguarda anche investimenti per la sicurezza sul lavoro e l’attenzione per l’ambiente per circa 80 milioni/anno.

Un accordo politico che il Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo ha subito salutato come opportunità di rafforzare la collaborazione importante tra Coldiretti e Philip Morris per dare prospettiva e sostenibilità alla coltivazione del tabacco, per bypassare intermediazioni dannose per i tabacchicoltori e per valorizzare l’impegno dei produttori nel rispetto delle buone pratiche agricole e della garanzia di legalità del lavoro impiegato nel processo produttivo.

Per Moncalvo, nella straordinarietà del 2015 come anno di attenzione quotidiana all’agroalimentare – di cui EXPO è stato l’apice – l’accordo con Philip Morris è un elemento cruciale: per gli obiettivi chiari di valorizzare il prodotto, di rispettare l’ambiente e il lavoro e di perseguire una seria politica di contrasto dell’illegalità.

Gli impegni di acquisto di Philip Morris riguardano il Virginia Bright (10.000 tonnellate, pari a circa il 30% del totale varietale prodotto in Italia) e il Burley (11.000 tonnellate, pari a circa il 60% del totale varietale prodotto in Italia), che in termini di valore sono il 30% dell’intero valore degli acquisti nazionali di tutte le manifatture. Il modello di contrattazione diretta con i produttori, introdotto nel 2011, ha consentito di dare continuità alla coltivazione, che dal 2010 ha dovuto fare i conti con la sensibile riduzione degli aiuti comunitari fino al loro smantellamento con il disaccoppiamento totale nel 2015. E’ un’intesa innovativa perché va oltre l’impegno dell’acquisto del tabacco greggio e prevede azioni concrete per incentivare le produzioni di qualità, la ricerca, la formazione e la divulgazione delle buone pratiche agricole (GAP) e azioni concrete per la salvaguardia dell’ambiente e per la sicurezza sui luoghi di lavoro (ALP).

L’impegno pluriennale di Philip Morris consente ai produttori un’adeguata programmazione degli investimenti necessari per puntare alla “qualità globale” del tabacco, che va oltre le caratteristiche della foglia e che guarda a processi produttivi etici per l’ambiente e per il sociale. E’ un punto fermo importante per il nostro Paese, che è leader nell’Unione europea con 18.000 ettari, concentrati in Campania, Veneto, Umbria e Toscana, per una produzione complessiva di 55.600 tonnellate, un valore di 135 milioni, che raddoppiano se si fa considera l’indotto, e che impiega 50.000 addetti nelle fasi di coltivazione e prima trasformazione.

Nello stesso giorno della firma dell’Intesa programmatica, Philip Morris ha anche annunciato la volontà di proseguire il percorso di collaborazione con Coldiretti: una dichiarazione di intenti che a distanza di pochi mesi è diventata realtà nella celebrazione degli eventi coltiviamo il futuro promossi da Philip Morris a Bastia Umbra, il 9 dicembre 2015 e a Caserta, il 14 dicembre 2015 dove il Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo e il Presidente e A.D. di Philip Morris Italia, Eugenio Sidoli hanno dato l’annuncio con la simbolica firma dell’impegno pluriennale alla presenza di oltre mille tabacchicoltori del Veneto, dell’Umbria, della Toscana e della Campania e che il Vice Presidente nazionale di Coldiretti e Presidente di O.N.T. Italia, Gennarino Masiello ha ripreso anche sotto il profilo della articolata esperienza operativa iniziata nel 2010. 

Entrambi gli appuntamenti hanno visto la partecipazione, al più alto livello, delle Istituzioni locali, quali il Presidente e l’Assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Catiuscia Marini e Fernanda Cecchini, e il Presidente della Regione Campania con delega all’Agricoltura Vincenzo De Luca.

Nelle tavole rotonde di approfondimento sui riflessi della direttiva prodotti “TPD” sul comparto e sull’impatto del mercato illecito dei prodotti del tabacco,  hanno partecipato: a Bastia Umbra, anche il Parlamentare Walter Verini, il Consigliere delegato di Nomisma, Andrea E. Goldstein e il Sindaco di Bovolone e tabacchicoltore storico, Emilietto Mirandola; a Caserta, il Presidente di Deltafina, Domenico Cardinali, il Generale della G.d.F. Gennaro Vecchione, il Vice Presidente della Fondazione Osservatorio Criminalità Agroalimentare di Coldiretti, Andrea Baldanza, i parlamentari Paolo Russo (F.I. – PDL) e Mattia Fantinati (M5s).  

Eugenio Sidoli ha rimarcato la volontà della sua Azienda di investire sul futuro della tabacchicoltura italiana sottolineando la portata dell’accordo con Coldiretti, che <<anche per il tabacco ha consentito di dare vita ad un progetto a “Km zero”; un percorso all’inizio utopistico, che ora si rinnova e che ci invita a guardare avanti per implementare gli sforzi della filiera e delle istituzioni verso la sostenibilità del comparto>>.

E lo ha fatto anche con un esplicito richiamo all’investimento di Bologna, << un esempio concreto di innovazione industriale per la realizzazione di prodotti a potenziale rischio ridotto che rappresenta il futuro per l’Italia e per l’assetto internazionale, visto che il prodotto riguarda il mondo intero>>. <<Siamo stati leader del cambiamento>> ha aggiunto Cesare Trippella, senior manager leaf di Philip Morris Italia, che ha sottolineato ancora il lavoro svolto con Coldiretti in Veneto,  in Umbria e in Campania e la volontà di proseguire insieme sulla strada tracciata.

Il Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo ha definito quella con Philip Morris <<una collaborazione importante, che ha un grande ruolo nella tenuta delle prospettive del comparto tabacchicolo italiano, che sta attraversando difficoltà per i cambiamenti della politica agricola comunitaria e che, attraverso l’accordo con Philip Morris, può trovare delle prospettive per il futuro, anche perché questo è un settore di qualità>>.  L’esperienza Coldiretti – Philip Morris, ha proseguito, << è più di un accordo commerciale, perché è esempio di come si può parlare con una multinazionale e portare a casa relazioni e risultati comuni >> e, in questo caso, <<è importante perché unisce la certezza della qualità del prodotto al rispetto per l’ambiente e allo slancio per l’innovazione>>.

Il Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini considera << importante il rapporto con Philip Morris, perché ha dato stabilità e garanzie ad un comparto molto rilevante per la regione, contribuendo alla permanenza di una massa critica di produzione e alla sopravvivenza di realtà industriali a forte occupazione femminile. La coltivazione del tabacco resta un punto importante dell’agricoltura e dell’economia dell’Umbria, è però necessaria la riapertura del confronto con la Commissione Europea sulle tematiche legate al tabacco>>

Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha commentato molto positivamente l’accordo Coldiretti – Philip Morris, che, a suo giudizio, <<ha un valore straordinario perché elimina l’intermediazione parassitaria che, per anni, ha soggiogato i produttori agricoli di tabacco. Avere un contratto da qui al 2020, ha proseguito, significa avere certezza per il mercato dei propri prodotti>>.  L’accordo, ha aggiunto, copre la provincia di Caserta e di Benevento, ma anche porzioni significative della Provincia di Salerno e qualche zona di Avellino. <<E’ un accordo modello che da certezze per gli investimenti a 1900 aziende, da prendere a riferimento anche per altri settori>> ha concluso, assicurando l’impegno della Regione Campania a porre in campo tutte le azioni e le risorse possibili per dare una mano al comparto.

Gennarino Masiello, Vice Presidente di Coldiretti e Presidente di O.N.T. Italia ha evidenziato l’approccio trasparente, chiaro e pragmatico di Philip Morris che dal 2010, insieme a Coldiretti, ha lavorato a un progetto di filiera corta, efficace e sostenibile che oggi è sotto gli occhi e che smentisce l’approccio politico della Commissione Ue di Franz Fischler nel 2003 per il phasing out della tabacchicoltura europea. <<Noi, insieme, abbiamo fatto un bel pezzo di lavoro: il nostro partenariato è reale e, per questo, più impegnativo perché si fanno cose serie, non populismo>>.

Per Masiello la filiera tabacco di oggi ha bisogno ancora di più di attenzione istituzionale e rappresenta un modello virtuoso da esportare negli altri comparti. E’ una filiera, ha concluso Masiello, che deve crescere ancora molto e dobbiamo farla crescere con l’impegno di tutti: quello dei produttori verso l’obiettivo della “qualità globale” per competere su un mercato esigente c’è e sarà sempre maggiore, ma <<serve il “cip” in più sul prezzo per accompagnare efficacemente la prospettiva che oggi possiamo trovare nella rinnovata collaborazione di Coldiretti e di Philip Morris Italia fino al 2020>>.  

ALCUNE IMMAGINI DEGLI EVENTI:

PERUGIA 9 dicembre 2015

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Caserta 14 dicembre 2015

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