LA SOSTENIBILITA’ DEL TABACCO TRA SVILUPPI APPLICATIVI DELLA PAC A LIVELLO NAZIONALE E REGOLE CONTRATTUALI
Con il decreto 6513 del 18 novembre 2014 sono state adottate le “disposizioni nazionali” di applicazione del regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, con la grande difficoltà di dover recepire una riforma che sul piano generale non è coerente con gli annunci, in particolare per quanto riguarda “semplificazione”, “snellezza” e “budget”.
Tra le scelte adottate, merita una riflessione quella della Regione Unica per l’attuazione del pagamento di base, perché il suo effetto parzialmente redistributivo per uniformare il sostegno per tutti gli agricoltori, è limitato, da un lato, perché il modello irlandese adottato posticipa l’obiettivo al 2020 e, dall’altro lato, perché la soglia massima del 30% riduce la perdita per gli agricoltori con valori più alti del titolo assegnato.
Questo è un aspetto importante per i tabacchicoltori che, peraltro, potendo assorbire nel valore del proprio titolo PAC l’importo dell’art. 68, percepito per il raccolto 2014, realizzeranno una condizione più favorevole per affrontare il riallineamento dei valori previsto dal modello applicato in Italia.
Questo risultato, in qualche modo, attenua l’impatto dell’eliminazione dell’aiuto accoppiato al tabacco dal 2015, ma non è ovviamente sufficiente a garantire la redditività della coltivazione. Sarà quindi necessario aumentare il prezzo al produttore ma contestualmente rispondere alle esigenze della manifattura per gli standard qualitativi, ridurre i costi e razionalizzare la filiera eliminando i costi impropri.
Il recente incontro svoltosi presso il Ministero delle Politiche Agricole tra il Ministro Maurizio Martina e il Presidente e A.D. di P.M.Italia, Eugenio Sidoli, ha confermato la disponibilità per garantire una sostenibilità alla coltivazione, attraverso contratti commerciali e PSR, ma è necessario anche definire quadro di regole condivise per garantire trasparenza, controlli e regole contrattuali dal 2015.
Sarà questo un compito importante e stringente che l’Organizzazione Interprofessionale “TABACCO ITALIA”, recentemente costituita, dovrà gestire in tempi utili per garantire l’intera filiera già dalla prossima imminente campagna tabacchicola.