Prendono corpo le nuove regole per la filiera del tabacco in Italia.
La campagna 2015 rappresenta la fase finale di una politica comunitaria che ha progressivamente ridotto gli aiuti accoppiati alla produzione del tabacco fino a eliminarli completamente con l’ultima riforma della PAC.
Senza aiuti è stata ovviamente messa in discussione l’intera normativa che ha dettato le regole per la coltivazione, i rapporti commerciali e i controlli negli ultimi decenni; la convinzione prevalente era, infatti, che senza aiuti non era necessario mantenere regole e controlli, con la conseguenza di una pericolosa deregulation che avrebbe penalizzato tutta la filiera, ma in particolare la fase agricola.
Per il 2015, proprio in virtù del ritardo con cui si è giunti alla definizione e approvazione delle regole, è giustamente prevista una deroga, per cui tutti i contratti sottoscritti prima della pubblicazione del decreto sono ammessi. Altro elemento fortemente innovativo è quello relativo ai controlli, che sono sempre stati di competenza di AGEA, anche se negli ultimi anni si sono progressivamente ridimensionati in funzione della riduzione del premio accoppiato alla produzione che non giustificava più l’impegno originario.
Dal 2015 i controlli saranno effettuati da una società individuata dall’Interprofessione, e coordinata da AGEA , e il relativo costo sarà a carico della filiera; l’estensione delle regole comporta infatti che i costi relativi ai controlli dovranno essere sostenuti anche dai soggetti che non aderiscono all’Interprofessione.
L’Accordo quindi potrà creare regole chiare e uguali per tutti per stimolare la concorrenza, con la consapevolezza che la vera concorrenza è un fattore di crescita per tutti gli operatori e per l’intera filiera, ma tutti devono operare con le stesse regole per garantire trasparenza ed efficienza.
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